My home is an island in the Mediterranean Sea. Cradle of peoples and archaic myths. The myth of "Atlantis" on several occasions has been associated with Sardinia. My blood is water of its rivers, its soil is my flesh, its forests are my bones.Neil starting by his island, the center of his world:Travels, observes and analyzes what he encounters in his wanderings around the world.
La mia terra è un'isola in mezzo al mare Mediterraneo. Culla di popoli e di miti arcaici. Il mito di "Atlantide" a più riprese è stato associato alla Sardegna. Il mio sangue è l'acqua dei suoi fiumi, il suo terreno è la mia carne, le sue foreste i miei polmoni e le sue pietre le mie ossa.



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lunedì 24 ottobre 2011

Vento vs Vento o diversamente controvento

Qui tutto cambia e sol seguita un acre vento.
Solo le pietre rimangono nel tempo,
silenti ci ascoltano e ritrasmettono
un messaggio atavico e un po perverso.

Osservo un pascolo di ruote e fumo,
nessun profumo s'associa a questo momento.
Il mio ricordo mi spinge al mio passato,
riportandomi il cuore al centro del mio universo

Un sottile sorriso mi taglia il viso
emblema d'un collegamento ancestrale
dal sole attendo la luna
riverberando nell'aria il mio felice e contrario maestrale.

venerdì 1 luglio 2011

Black Days

                                                                  h. 2.40 A.M. Sabato 2 Luglio 2011


Non canto di una sconfitta
non d'un altra triste deriva
dinanzi a questa notte estiva
m'avvolge una coltre di nebbia fumosa e fitta.

Guardo il mio orologio sciolto
e mi accorgo che forse è già tardi
m'asciugo un terso volto
da lagrime amare e spinose come cardi.

E si dirada il mio orizzonte
valico il mio ultimo puerile monte
Senza voluttà ne virtù
paro scendere sempre più in giù.

Le ombre si unicono serene
mi ammaliano come per Ulisse le sue sirene.
Anche se mi sciacquo ben viso e mani
sò che ormai più non seguirò i miei piani.

Una fontana di neri corvi
li odo gracchiare i miei stessi pensieri torvi
E se mai più non avrò fortuna
quando morirò ci rivedremo nuovamente sulla luna.

                                                                   E.D.

lunedì 21 marzo 2011

TUFISMI & IDOL-S-CRAP

Forse sei onesto e un grande sul serio, o forse sei solo uno dei tanti che, quando dovresti dire qualcosa taci, regalando magari qualche bel sorriso ambiguo e quando dovresti tacere invece parli saccentemente, nel vano tentativo di mostrarti al massimo delle qualità immaginabili in un individuo o forse semplicemente per darti un tono.. bhò.. l'idea di tentar sempre di portare l'acqua al proprio mulino senza se e senza ma è sinonimo di egoismo e poco eroismo.

Ho visitato una casa fatiscente, da un grosso foro nel muro sono entrato, una stanza vuota mi ha accolto, solo un immagine del peggior dittatore ho intravisto sul muro. Nel piccolo ambiente accanto sono entrato; una vecchia vasca da bagno solo ho trovato... poco oltre un piccolo uscio, oltre questo sol candele e stillicidio, non parlo ne di sangue ne di cera... Prima è stato il fuoco a salutarmi, poi l'acqua a dirmi che vento m'attendeva: "solo alla fine arriverai alla terra", mi ha sussurrato all'orecchio quel liquido prima di dirmi: "Da oggi non sarò più tua..."

                           - SOGNO NUMERO 11-
Serse non lo ha mai fatto, eppure ancora non sento quel fastidioso prurito alle ascelle. Un sorriso nel pensiero, e una smorfia mentre t'ingoio... Non pensar male di me, che ti cannibalizzo. Prima o poi amore, il mio corpo ti piscierà o defecherà con entusiasmo... la zavorra non piace a nessuno, specie se già metabolizzata.
Pensa un pò l'ironia della sorte: Questa notte ho sognato l'antico Re Persiano, Charles Bukowski, me e Dio, tutti chiusi all'interno di una cava di tramezzario... L'unico bizzarro era Dio, che sol di luce apparve e manco una goccia di grappa bevette, (c'era anche dell'antica marmellata d'hashish). Charles (che voleva esser chiamato Hank) e Serse (che di lui manco una parola capivo) si unirono a me, per scoraggiare qualsiasi tentativo di rivalsa di Dio.. Eravamo 3 contro uno? anzi eravamo tre contro una Nebulosa. Serse mi ha dato un occhiata che m'ha fatto capire tutto, ho rabbrividito, ma non ho potuto che annuire in silenzio. Idem fece Hank, i due si avvicinaro e mi dissero:

SERSE: io sarò la fiamma

HANK: e io sarò il combustibile

SERSE: tu dovrai essere il cane o la colomba.

Detto ciò, Serse si versò un' intera bottiglia di grappa sul capo e sui vestiti, Hank lo abbracciò e baciò in bocca, prima di porgergli un unico grande cerino...
Si accesero mentre Dio lampeggiava e bestemmiava le sue creature insolenti, mentre queste unite si avvicinavano a lui...
Io osservavo immoto e silente, i due continuarono ad ardere e ad avanzare verso la Nebulosa.
-Una voce austera fuoricampo ha urlato:" Finchè in tutta la cava non sarà estinta l'ultima molecola utile d'ossigeno!!!"  (forse era la voce del Dio di Dio)...ma non tremai, tanto era il calore ed il particolar odore sprigionato dai due umani corpi.
Terminato l'ossigeno, terminò d'urlare anche Dio... Io solo allora mi svegliai, già stanco. Guardai sopra al mio comodino: Solo un vecchio libro di storia con la copertina ed alcune pagine bruciacchiate.

martedì 18 gennaio 2011

forse 10/01/2011

Io non mi fido,
ora.
Inverno, nudo e osseo 
inverno.
M'incaglio
il mio volto di nuove rughe 
intaglio.

Non mi fido
e quel grigio umore col rumore
sfila e m'avvolge.
Temo, ma non tremo
in quest'inverno mio
nudo. O m'illudo?

Ritorno in me, ma lui
ormai non c'è.
Cos'hai lasciato?
cosa mi hai preparato?

Non cambierò mai
diventando sempre diverso,
tanto lo sono sempre stato,
un pò me
un pò l'inverso...

                         forse 10/01/2011

mercoledì 12 gennaio 2011

Yesterday I saw a white tank driven by a white elephant, perhaps drunk ... He could also drive straight on the road ... I asked him a look, and he has not refused

domenica 19 dicembre 2010

" 24 Marzo '04 "

I

Dodici persone incrociano il mio sguardo,
una entra mentre un'altra esce,
poi un'altra ancora, tredici ora
come i commensali all'ultima cena.

I tavoli s'intrecciano
I corpi ed i metalli compatti nelle voci "grille"
Lo specchio di un uomo solitario
Forse mi osserva, mi volto, sbagliavo, osserviamo lontano.

Come indiani davanti al calumet,
sette uomini bevono birra
e fumano sigari per mascherare le lacrime.


II

Ero alla ricerca di combattenti,
sono arrivato troppo tardi,
i cuori non brillano più di passione, impeto e lotta.
Con una mano sorreggono il capo stanco,
Con l'altra cadente priva d'anima
Indicano già sotto terra.

I bicchieri trasudano gocce su barbe e pantaloni,
un altro uomo entra ,
siamo in quattordici,
qualcuno deve uscire, penso io…io

mi precede un saluto
perdo il filo del discorso
riconto i commensali, ancora quattordici,
Esco…

lunedì 4 ottobre 2010

1/5/2010 ore 9.09 pm


Lettera d’addio di un lavoratore SARDO
(suicidatosi la notte dell’1 Maggio 2010)

Rovinati, Maltrattati, Derubati
Cercavo un lavoro.
Umiliati, Colonizzati, Isolati
Ho pianto per gli amici caduti troppo presto.
Annoiati, Arrestati, Annegati
La mia identità messa al muro e fucilata.
Manipolati, Strumentalizzati, Rinnegati
Hanno preso le mie aspettative e mi hanno fatto aspettare.
Eterno, Regresso, Nuova Chiudenda
La modernità e l’arrampicata sociale.
Indiscriminata, Favoritismo, Fanatismo
Ci si trasforma, e più una forma non si ha.
Realismo, Futurismo, Impressionismo
L’iperbole creatasi ha qualcosa di anormale.
Mondo, Natura, Cultura
Imbevono ora i violini nel petrolio.
Stuprano piante e alberi nella genia,  
E la terra si spacca.

Cuore, Valore, Dignità 
Di sorrisi Derubati, Di animi maltrattati, Di generazioni Rovinate.
                                                                          
                                                                                                                                                       S. Melqart

martedì 21 settembre 2010

-Contemporaneo-



L’era dei morti,
dei morti per fame,
uccisi dai genitori
corteggiati e stuprati.

I sogni s’infrangono in cellulosa
Scaltra scatola acquista consensi.
Un popolo non più d’atleti
Di forgia gretta e immunità.

L’Ebro, il Vero, l’Atto
Dissacrato, esecrato, sacrificato
A quel Dio…. nuovo Dio
 Che non è…
Un era onorevole
Che non è…
Un periodo di riscossa
Che non è…
Un “giorno” in cui sorridere

Ma presto lo sarà.
Non più di carne tra i miei Idoli
Sorriderò
Già ora inizio a farlo
Amaramente.
                                                               20/09/2010 N. McCore

Poesia Segreta (20 Settembre 2010)

Ogni giorno è importante, ogni giorno è poco.
Pensavo ai colori ed al vino.
Rosso; un futuro sospeso
nel paese dell'Appeso.

Blu, Beppe sei tu?
ti lagrimo ora, mentre sento d'annusare l'odore dei tuoi ricordi.
Profumi. Minuti Gialli e Ocra secondi...
Ringiovaniamo insieme nel tempo del ricordo.

Tra strafalcioni e Grigi sorrisi
sento di amore ciò che amavi anche tu.
Dimmi che l'universo... o no...

Vermigli gigli e ginestre sottili
le nostre montagne son le nostre spalle?

Il Muflone, il Cervo, Il Caprone
Dimmi che... oppure no, o no...

Il Tempo scorre ed io lo sorreggo tranquillo,
per il baricentro lo prendo, mi tendo...

..ma non è il Celeste ne me...

Il Nero delle Ombre
lo preservo a Villacidro.
La mia rotonda pietra tombale
il mio Bianco Eden.

                                                                                                N. McCore

venerdì 10 settembre 2010

Individualismo

Il paradigma generale dell'uomo
è quello esclusivo che all'uomo si mostra,
come un giovane clerico nel meglio duomo
alla totalità che non è lui servo si prostra.


Par vi siano sadici riscontri, nel motivo della vita
nell'utilizzo e usura di certi sentimenti
veder scivolare il controllo dalle dita
atterrando poi male, fragorosamente frantumando lingua e denti.


Non parlare della vita avversa
verresti scambiato per Dandy
e sol la natura della vitae: vera e perversa.


Attenti, Attenti, Attenti
Non è amaro individualismo
tantomeno ludico pessimismo.

Neil

mercoledì 1 settembre 2010

Street Journal

Fottuta Iridia,
Amica d'infanzia che te ne sei andata. Vorresti una spiegazione? Chiedi una spiegazione?
Ma sei tu che te ne sei andata... Io si, sono stato assente per parecchio tempo, ma sei tu che te ne sei andata.
La cera delle nostre candele ricopre ancora il nostro tavolo da lavoro, il tuo odore ad attimi pare ancora presente.
Una vecchia conoscenza comune mi ha detto che hai avuto fortuna, che il tuo sole estivo è stato benevolo.
Sono contento di ciò... ma non della tua muta richiesta di spigazioni.
3/4 delle nostre api sono morte sotto il caldo torrido, molte altre sopravissute sono impazzite e hanno cercato un "ovile" in altro luogo.
Questo inverno non ci sarà miele per le nostre famiglie. La tua non la vedo da mesi.
Oggi, 1 Settembre 2010 ho preparato questa missiva è provo a inviarla al tuo ultimo domicilio.
Che fine HO fatto, ma sopratutto che fine HAI fatto tu?

Ricordi i due cavalli appena arrivati? I nostri due ultimi acquisti? il tuo è morto una sera di fine agosto, stroncato da uno strano malore al cuore.
Lo abbiamo seppellito davanti al recinto e cantato i tradizionali salmi.
Spero ciò possa servire, spero anche la sventura refulga e si elimini, con la stessa velocità con la quale è giunta.

Abele si è spezzato un braccio, e quasi mozzato il dito indice, ha chiesto di te mentre il medico lo portava via, nessuno è riuscito a dire qualcosa per rincuorarlo.

Ho cercato le tue tracce, e fino alla vecchia Dacia t'ho inseguito.
Tiranno il tempo, ha fatto il tuo gioco, ed io non ho poruto far altro che tornare a casa con un amaro sapore in bocca.

Ho mantenuto tutto com'era prima della tua scomparsa, alcuna decisione importante è stata presa. Attendo il tuo ritorno o la mia prossima dipartita, "come un uccello sul filo",
e solo dopo averti ritrovata, ho deciso, potremmo bere nuovamente il nostro buon vino.

PS: Questa estate il vignetto è stato attaccato da dei parassiti, il raccolto è stato seriamente compromesso. La vedo molto dura per il prossimo inverno, come ogni inverno del resto...

Un bacio e un caro augurio di buona fortuna.
Torna presto se vuoi 
Neil.

giovedì 8 aprile 2010

But

I see two worlds.
one is mine, the other is ...
The other, I see with my eyes, I live, and often do not understand.
Mine is like me
I see with heart but
changes depending on my beat.
I have wings, in the my
and the bridges are long, I can all
except changing the other.

Io vedo due mondi.
uno è mio, l'altro è...
L'altro lo vedo con gli occhi, io ci vivo, e spesso non lo capisco.
Il mio è come sono io
Osservo con il cuore però
e cambia a seconda dal mio battito.
Ho ali lì
e i ponti son lunghi, posso tutto
tranne cambiare l'altro.

mercoledì 31 marzo 2010

(29/03/2010)

Pessimism-Absolute

I gave the name to everything.
I saw the morning sun, was hope
I emerged from my menagerie. Was my home
I advanced through the "barbaricine" valleys. Was my dance.

The clouds always moving, had my smoke
my flesh burned by desire. I was real
A beautiful smile for who I met on the street, I was joking.
Hope began to fall behind the mountains. I was always more proudest.

The smell of the night, crept feline
I think I see a star. I called it: simple pessimism
The night now enveloped me like a shroud of lightweight linen
I now burned desire and the last sun, i had become
Absolute-pessimism

lunedì 29 marzo 2010

I Sardi non riceveranno aiuto da nessuno, se non saranno prima i SARDI stessi ad aiutarsi.

SONO CONTRO LA NUOVA GIUNTA REGIONALE
SONO CONTRO IL SUO PRESIDENTE
SONO CONTRO COLORO CHE SEBBENE ORA PENTITI LO HANNO VOTATO
SONO CONTRO COLORO CHE VENDONO IL PROPRIO VOTO PER QUALCHE PICCOLA BRICIOLA
SONO CONTRO CHI CALUNNIA SOLO PER PORTARE ACQUA AL SUO MULINO
SONO CONTRO CHI SPECULA E VENDE INTERE PORZIONI DELLA MIA ISOLA
SONO CONTRO CHI NON CI CREDE PIU'
SONO CONTRO CHI GIRA LO SGUARDO ALTROVE E FA FINTA DI NON VEDERE
SONO CONTRO LE MASCHERE NEGATIVE
SONO CONTRO QUESTO CAMBIAMENTO CULTURALE MAFIOSO/ITALICO SEMPRE PIU' DOMINATO DALL'IGNORANZA E LA CORRUZIONE
SONO CONTRO CHI PREDICA BENE MA RAZZOLA MALE
SONO CONTRO CHI BARATTA LA SUA IDENTITA' STORICA PER QUALCHE SPORCO QUATTRINO
SONO CONTRO COLORO CHE SONO D'ACCORDO MA LASCIANO AGLI ALTRI I COMPITI PEGGIORI

Pensieri ridicoli / Ridiculous thoughts

I would like to learn to read and write in English. When I was at school, during English class (my teacher was Italian) I preferred to leave class and go around the school

I preferred the Hemp and write in my diary now lost. Avoid lessons of eletronic, and going (mock despair) by the school psychologist.

He knew that I was cheating, but still we stayed for hours talking


(Comments please write all the mistakes I made in English .. thank you, help me to improve;)

martedì 23 marzo 2010

.Air of nocturne

What is I hear resound in the distance ?

A funeral song of souls lost
Removed from man, from death and from time.
In my mind I see them coming towards me


The Indian redskin over the riverbank
as the last proud Sardus Pater colonized


“Try also you to resist today
or finally let yourself go…”

the puppet Pinocchio did go,
Jesus Christ Not.

Vegetable the soul of the first,
of simple flesh and blood
has proved to be the other.


Sardonic is now my smile
Faced with a new and unjust Duce
The Little man of butter, in country of toys.
<<>> the Platonic chorus
of damned alter-ego screams.

I washed my hands and face a fountain of crows scared

“I'm afraid of what I do not understand…”
“and this just do not understand”


But where is peace?
Nay, where you can find?
I will leave to my children my fears and doubts
Killed in the month of chestnuts


Of orange and brown is painted my oblivion,
only now are feel mother earth calling me.


So there!!! What did it say that funereal song.