My home is an island in the Mediterranean Sea. Cradle of peoples and archaic myths. The myth of "Atlantis" on several occasions has been associated with Sardinia. My blood is water of its rivers, its soil is my flesh, its forests are my bones.Neil starting by his island, the center of his world:Travels, observes and analyzes what he encounters in his wanderings around the world.
La mia terra è un'isola in mezzo al mare Mediterraneo. Culla di popoli e di miti arcaici. Il mito di "Atlantide" a più riprese è stato associato alla Sardegna. Il mio sangue è l'acqua dei suoi fiumi, il suo terreno è la mia carne, le sue foreste i miei polmoni e le sue pietre le mie ossa.



lunedì 29 aprile 2013

ADESSO


Malinconico fotogramma d'un esule in Paradiso.
Lascia l'inverno alle sue provate spalle
con le iridi tinte di tonalità autunnali.
Sognando la primavera della sua terra
desideroso del cocente sole di una desertica estate,
ove tutto attende di nascere
preservando un tesoro senza tempo
fatto di roccia e vento dalla millenaria e atavica essenza.

 Sprigionare energia stando immoto. Produrre sentimento nel pensiero.
Vivere per vedere.
Vedere per sentirsi vivi.
Esiste ancora il tempo per il ricordo
in questo mondo strappazzato per il collo?

martedì 29 maggio 2012

lunedì 24 ottobre 2011

Vento vs Vento o diversamente controvento

Qui tutto cambia e sol seguita un acre vento.
Solo le pietre rimangono nel tempo,
silenti ci ascoltano e ritrasmettono
un messaggio atavico e un po perverso.

Osservo un pascolo di ruote e fumo,
nessun profumo s'associa a questo momento.
Il mio ricordo mi spinge al mio passato,
riportandomi il cuore al centro del mio universo

Un sottile sorriso mi taglia il viso
emblema d'un collegamento ancestrale
dal sole attendo la luna
riverberando nell'aria il mio felice e contrario maestrale.

venerdì 1 luglio 2011

Black Days

                                                                  h. 2.40 A.M. Sabato 2 Luglio 2011


Non canto di una sconfitta
non d'un altra triste deriva
dinanzi a questa notte estiva
m'avvolge una coltre di nebbia fumosa e fitta.

Guardo il mio orologio sciolto
e mi accorgo che forse è già tardi
m'asciugo un terso volto
da lagrime amare e spinose come cardi.

E si dirada il mio orizzonte
valico il mio ultimo puerile monte
Senza voluttà ne virtù
paro scendere sempre più in giù.

Le ombre si unicono serene
mi ammaliano come per Ulisse le sue sirene.
Anche se mi sciacquo ben viso e mani
sò che ormai più non seguirò i miei piani.

Una fontana di neri corvi
li odo gracchiare i miei stessi pensieri torvi
E se mai più non avrò fortuna
quando morirò ci rivedremo nuovamente sulla luna.

                                                                   E.D.

lunedì 21 marzo 2011

TUFISMI & IDOL-S-CRAP

Forse sei onesto e un grande sul serio, o forse sei solo uno dei tanti che, quando dovresti dire qualcosa taci, regalando magari qualche bel sorriso ambiguo e quando dovresti tacere invece parli saccentemente, nel vano tentativo di mostrarti al massimo delle qualità immaginabili in un individuo o forse semplicemente per darti un tono.. bhò.. l'idea di tentar sempre di portare l'acqua al proprio mulino senza se e senza ma è sinonimo di egoismo e poco eroismo.

Ho visitato una casa fatiscente, da un grosso foro nel muro sono entrato, una stanza vuota mi ha accolto, solo un immagine del peggior dittatore ho intravisto sul muro. Nel piccolo ambiente accanto sono entrato; una vecchia vasca da bagno solo ho trovato... poco oltre un piccolo uscio, oltre questo sol candele e stillicidio, non parlo ne di sangue ne di cera... Prima è stato il fuoco a salutarmi, poi l'acqua a dirmi che vento m'attendeva: "solo alla fine arriverai alla terra", mi ha sussurrato all'orecchio quel liquido prima di dirmi: "Da oggi non sarò più tua..."

                           - SOGNO NUMERO 11-
Serse non lo ha mai fatto, eppure ancora non sento quel fastidioso prurito alle ascelle. Un sorriso nel pensiero, e una smorfia mentre t'ingoio... Non pensar male di me, che ti cannibalizzo. Prima o poi amore, il mio corpo ti piscierà o defecherà con entusiasmo... la zavorra non piace a nessuno, specie se già metabolizzata.
Pensa un pò l'ironia della sorte: Questa notte ho sognato l'antico Re Persiano, Charles Bukowski, me e Dio, tutti chiusi all'interno di una cava di tramezzario... L'unico bizzarro era Dio, che sol di luce apparve e manco una goccia di grappa bevette, (c'era anche dell'antica marmellata d'hashish). Charles (che voleva esser chiamato Hank) e Serse (che di lui manco una parola capivo) si unirono a me, per scoraggiare qualsiasi tentativo di rivalsa di Dio.. Eravamo 3 contro uno? anzi eravamo tre contro una Nebulosa. Serse mi ha dato un occhiata che m'ha fatto capire tutto, ho rabbrividito, ma non ho potuto che annuire in silenzio. Idem fece Hank, i due si avvicinaro e mi dissero:

SERSE: io sarò la fiamma

HANK: e io sarò il combustibile

SERSE: tu dovrai essere il cane o la colomba.

Detto ciò, Serse si versò un' intera bottiglia di grappa sul capo e sui vestiti, Hank lo abbracciò e baciò in bocca, prima di porgergli un unico grande cerino...
Si accesero mentre Dio lampeggiava e bestemmiava le sue creature insolenti, mentre queste unite si avvicinavano a lui...
Io osservavo immoto e silente, i due continuarono ad ardere e ad avanzare verso la Nebulosa.
-Una voce austera fuoricampo ha urlato:" Finchè in tutta la cava non sarà estinta l'ultima molecola utile d'ossigeno!!!"  (forse era la voce del Dio di Dio)...ma non tremai, tanto era il calore ed il particolar odore sprigionato dai due umani corpi.
Terminato l'ossigeno, terminò d'urlare anche Dio... Io solo allora mi svegliai, già stanco. Guardai sopra al mio comodino: Solo un vecchio libro di storia con la copertina ed alcune pagine bruciacchiate.

domenica 20 marzo 2011

martedì 18 gennaio 2011

forse 10/01/2011

Io non mi fido,
ora.
Inverno, nudo e osseo 
inverno.
M'incaglio
il mio volto di nuove rughe 
intaglio.

Non mi fido
e quel grigio umore col rumore
sfila e m'avvolge.
Temo, ma non tremo
in quest'inverno mio
nudo. O m'illudo?

Ritorno in me, ma lui
ormai non c'è.
Cos'hai lasciato?
cosa mi hai preparato?

Non cambierò mai
diventando sempre diverso,
tanto lo sono sempre stato,
un pò me
un pò l'inverso...

                         forse 10/01/2011

mercoledì 12 gennaio 2011

Yesterday I saw a white tank driven by a white elephant, perhaps drunk ... He could also drive straight on the road ... I asked him a look, and he has not refused

domenica 19 dicembre 2010

" 24 Marzo '04 "

I

Dodici persone incrociano il mio sguardo,
una entra mentre un'altra esce,
poi un'altra ancora, tredici ora
come i commensali all'ultima cena.

I tavoli s'intrecciano
I corpi ed i metalli compatti nelle voci "grille"
Lo specchio di un uomo solitario
Forse mi osserva, mi volto, sbagliavo, osserviamo lontano.

Come indiani davanti al calumet,
sette uomini bevono birra
e fumano sigari per mascherare le lacrime.


II

Ero alla ricerca di combattenti,
sono arrivato troppo tardi,
i cuori non brillano più di passione, impeto e lotta.
Con una mano sorreggono il capo stanco,
Con l'altra cadente priva d'anima
Indicano già sotto terra.

I bicchieri trasudano gocce su barbe e pantaloni,
un altro uomo entra ,
siamo in quattordici,
qualcuno deve uscire, penso io…io

mi precede un saluto
perdo il filo del discorso
riconto i commensali, ancora quattordici,
Esco…

lunedì 4 ottobre 2010

1/5/2010 ore 9.09 pm


Lettera d’addio di un lavoratore SARDO
(suicidatosi la notte dell’1 Maggio 2010)

Rovinati, Maltrattati, Derubati
Cercavo un lavoro.
Umiliati, Colonizzati, Isolati
Ho pianto per gli amici caduti troppo presto.
Annoiati, Arrestati, Annegati
La mia identità messa al muro e fucilata.
Manipolati, Strumentalizzati, Rinnegati
Hanno preso le mie aspettative e mi hanno fatto aspettare.
Eterno, Regresso, Nuova Chiudenda
La modernità e l’arrampicata sociale.
Indiscriminata, Favoritismo, Fanatismo
Ci si trasforma, e più una forma non si ha.
Realismo, Futurismo, Impressionismo
L’iperbole creatasi ha qualcosa di anormale.
Mondo, Natura, Cultura
Imbevono ora i violini nel petrolio.
Stuprano piante e alberi nella genia,  
E la terra si spacca.

Cuore, Valore, Dignità 
Di sorrisi Derubati, Di animi maltrattati, Di generazioni Rovinate.
                                                                          
                                                                                                                                                       S. Melqart

sabato 2 ottobre 2010

martedì 21 settembre 2010

-Contemporaneo-



L’era dei morti,
dei morti per fame,
uccisi dai genitori
corteggiati e stuprati.

I sogni s’infrangono in cellulosa
Scaltra scatola acquista consensi.
Un popolo non più d’atleti
Di forgia gretta e immunità.

L’Ebro, il Vero, l’Atto
Dissacrato, esecrato, sacrificato
A quel Dio…. nuovo Dio
 Che non è…
Un era onorevole
Che non è…
Un periodo di riscossa
Che non è…
Un “giorno” in cui sorridere

Ma presto lo sarà.
Non più di carne tra i miei Idoli
Sorriderò
Già ora inizio a farlo
Amaramente.
                                                               20/09/2010 N. McCore

Poesia Segreta (20 Settembre 2010)

Ogni giorno è importante, ogni giorno è poco.
Pensavo ai colori ed al vino.
Rosso; un futuro sospeso
nel paese dell'Appeso.

Blu, Beppe sei tu?
ti lagrimo ora, mentre sento d'annusare l'odore dei tuoi ricordi.
Profumi. Minuti Gialli e Ocra secondi...
Ringiovaniamo insieme nel tempo del ricordo.

Tra strafalcioni e Grigi sorrisi
sento di amore ciò che amavi anche tu.
Dimmi che l'universo... o no...

Vermigli gigli e ginestre sottili
le nostre montagne son le nostre spalle?

Il Muflone, il Cervo, Il Caprone
Dimmi che... oppure no, o no...

Il Tempo scorre ed io lo sorreggo tranquillo,
per il baricentro lo prendo, mi tendo...

..ma non è il Celeste ne me...

Il Nero delle Ombre
lo preservo a Villacidro.
La mia rotonda pietra tombale
il mio Bianco Eden.

                                                                                                N. McCore

venerdì 10 settembre 2010

Individualismo

Il paradigma generale dell'uomo
è quello esclusivo che all'uomo si mostra,
come un giovane clerico nel meglio duomo
alla totalità che non è lui servo si prostra.


Par vi siano sadici riscontri, nel motivo della vita
nell'utilizzo e usura di certi sentimenti
veder scivolare il controllo dalle dita
atterrando poi male, fragorosamente frantumando lingua e denti.


Non parlare della vita avversa
verresti scambiato per Dandy
e sol la natura della vitae: vera e perversa.


Attenti, Attenti, Attenti
Non è amaro individualismo
tantomeno ludico pessimismo.

Neil

giovedì 9 settembre 2010

domenica 5 settembre 2010

mercoledì 1 settembre 2010