Lettera d’addio di un lavoratore SARDO
(suicidatosi la notte dell’1 Maggio 2010)
Rovinati, Maltrattati, Derubati
Cercavo un lavoro.
Umiliati, Colonizzati, Isolati
Ho pianto per gli amici caduti troppo presto.
Annoiati, Arrestati, Annegati
La mia identità messa al muro e fucilata.
Manipolati, Strumentalizzati, Rinnegati
Hanno preso le mie aspettative e mi hanno fatto aspettare.
Eterno, Regresso, Nuova Chiudenda
La modernità e l’arrampicata sociale.
Indiscriminata, Favoritismo, Fanatismo
Ci si trasforma, e più una forma non si ha.
Realismo, Futurismo, Impressionismo
L’iperbole creatasi ha qualcosa di anormale.
Mondo, Natura, Cultura
Imbevono ora i violini nel petrolio.
Stuprano piante e alberi nella genia,
E la terra si spacca.
Cuore, Valore, Dignità
Di sorrisi Derubati, Di animi maltrattati, Di generazioni Rovinate.
S. Melqart